Ormai
mancano poche ore per dire addio al 2013 e dare il benvenuto al 2014, sperando
sia un anno più fortunato di quello appena trascorso. Gran parte di noi sarà in
giro col carrello tra gli scaffali del supermercato per gli acquisti last minut
di qualche ingrediente o piatto da portare a tavola per la cena di stasera.
Altri invece, magari i più intrepidi, saranno già indaffarati in cucina,
intenti a preparare qualcosa di buono e di "tradizionale", altri ancora si
limiteranno a sollevare la cornetta per prenotare in qualche ristorante più o
meno alla moda.
In
tutti i casi comunque nelle nostre tavole non dovrebbero mancare quei cibi che,
per una ragione o per un’altra, sono diventati tipici del Capodanno. La
giornalista di “Repubblica” Irma D’Aria ne ha preso in considerazione otto in
un suo articolo che mi piace condividere con voi:
“8 cibi
portafortuna da mangiare a Capodanno
Lenticchie, mandarini,
peperoncini, riso, ma anche melagrana, bietola, mano di Budda, sono gli
alimenti che dovrebbero attrarre la buona sorte a Capodanno. Di sicuro, con le
loro proprietà, attirano già la buona salute. Ecco come portarli in tavola in
modo nuovo. E cosa invece evitare al Cenone.
Tutti desideriamo che l'anno
nuovo sia migliore di quello che sta per chiudersi e perfino le persone più
razionali e quelle meno inclini alle superstizioni cedono alla tentazione di
mettere a tavola lenticchie ed uva per non correre il rischio che soldi e
fortuna non arrivino. Ma non sono gli unici cibi che attirano la buona sorte.
Ce ne sono molti altri come il riso, la melagrana, ma anche le bietole e i
peperoncini. Il bello è, poi, che si tratta di alimenti che fanno bene alla
salute. Perciò, seguendo il detto "tentar non nuoce e al limite male non
fa", ecco i cibi da mettere a tavola per Capodanno, perché portano
fortuna, perché fanno bene e perché possono diventare degli inediti.
Lenticchie
Perché portano fortuna: con
la loro forma tonda e appiattita ricordano le monete e perciò sulla tavola di
Capodanno non possono mancare come auspicio di fortuna e ricchezza nell’anno
che sta per iniziare. Ogni chicco di lenticchia corrisponde a una moneta,
quindi più se ne mangiano più soldi arriveranno.
Perché fanno bene: le lenticchie sono, insieme con ceci, piselli e fagioli, i vegetali
più ricchi di proteine e hanno (sia freschi che secchi) un alto contenuto di
carboidrati. Ottima fonte di energia perché di elevato valore calorico, sono
poveri di grassi e quindi indicati nelle diete ipolipidiche. Tra i loro pregi,
inoltre, l'apporto di fosforo, ferro, vitamine del gruppo B e il contenuto in
fibra alimentare.
Sacchetti porta-fortuna: oltre che mangiarle come contorno di cotechino e zampone, si
possono preparare dei sacchettini porta-fortuna, con dei tulle per bomboniera
da riempire con un pugnetto di lenticchie. Si legano con un nastrino in tinta e
si appendono all’albero. Possiamo usarli anche come segnaposto per la tavola di
San Silvestro.
Riso
Perché porta fortuna: come le lenticchie, anche il riso con i suoi chicchi dovrebbe,
secondo varie credenze, portare abbondanza per il prossimo anno. Oltre ad
usarlo come ingrediente per le ricette, se ne può spargere una manciata sulla
tavola oppure metterlo crudo in una ciotolina.
Perché fa bene: classico, nero, rosso, basmati, parboiled, integrale, di
qualunque tipo sia, il riso è un alimento rinfrescante, disintossicante e ha un
effetto blandamente astringente. Ha una digeribilità invidiabile, favorita
dalla buona concentrazione di vitamina B. La sua permanenza nello stomaco è di
circa di un’ora e quindi decisamente inferiore a quella di altri alimenti, come
la pasta o la carne, che hanno bisogno anche di tre ore per venire
digeriti.
Riso in tasca: riponete in un sacchetto di panno verde sette chicchi di riso
insieme a sette chicchi di melograno. Potete mettere i sacchetti sul tavolo o,
se ci sono problemi d'amore, in camera da letto. Se, invece, vi vergognate e
non volete sembrare troppo superstiziosi, potete sempre salutare l'anno nuovo
con le tasche piene di riso: così nessuno se ne accorgerà!
Bietola
Perché porta fortuna: molti popoli oltreoceano mettono in tavola per l’ultimo dell’anno
verdure a foglia verde come le bietole, che ricordano i “verdoni”,
quindi proprio i soldi. In Germania, Stati Uniti e Irlanda, invece, il cavolo è
associato al denaro, forse per via del colore verde del “dollaro”.
Perché fanno bene: quasi totalmente priva di grassi, la bietola è ricca di acqua,
vitamina A, K, C, beta carotene, magnesio, ferro e potassio. Ha, dunque,
proprietà rinfrescanti, lassative, emollienti ed antianemiche. Fornisce appena
25 calorie per 100 grammi e rappresenta dunque un ottimo alimento da consumare
durante le diete dimagranti.
Insieme ai fiori: se a Capodanno proprio non vi va di mangiare la bietola, ma
non volete rinunciare al rito propiziatorio mettere delle foglie insieme a dei
fiori in un vaso al centro della tavola, daranno un tocco nuovo al solito
bouquet.
Mandarini
Perché portano fortuna. Oltre a ricordare l'idea del denaro, il tondo è simbolo di
eternità e buon auspicio per una lunga vita. Perciò, tutti gli agrumi sono
considerati portafortuna. Il mandarino cinese forse perché ha la forma di acini
d'uva e/o per il colore brillante che lo fa sembrare d'oro, è ritenuto un
validissimo portafortuna.
Perché fanno bene: la buccia è piena di limonene (principio antiossidante)
che ha la caratteristica di ritardare l'invecchiamento della pelle.
Sempre dalla buccia si estrae un olio essenziale in grado di calmare l’ansia e
combattere insonnia e ritenzione idrica. Molto ricco di vitamina C, essenziale
per mantenere reattivo e vigile il cervello, il mandarino è anche ricco di
fibre e carotene e possiede anche molte vitamine del gruppo B e vitamina A,
oltre che una consistente percentuale di ferro, magnesio e acido folico.
Segnaposto personalizzati: invece del solito rosso, a Capodanno si può
“vestire” la tavola con i colori dell’arancio che, tra l’altro, dona energia.
Dalla tovaglia ai fiori ai centrotavola, tutto può richiamare il colore degli
agrumi portafortuna. E con i mandarini si possono creare dei segnaposto
personalizzati e profumati disegnando le iniziali di ciascun ospite con i
chiodi di garofano.
Uva
Perché porta-fortuna: simboleggia l’abbondanza e per questo non manca mai sulle
tavole di Capodanno. Un antico proverbio, infatti, recita: “chi mangia
l'uva per Capodanno conta i quattrini tutto l'anno”. Secondo alcune tradizioni,
ogni acino d'uva rappresenta un mese diverso, quindi se, per esempio, il terzo
chicco d'uva è un po' acido, marzo potrebbe essere un mese “rognosetto”.
Perché fa bene: è composta da pochissimi grassi e proteine, ma ricca di
fibre, calcio, magnesio, ferro, potassio e di vitamina
A, vitamina B e vitamina C. Discreto è il suo contenuto di acido
folico. Inoltre, l'uva ha molti effetti positivi sul nostro organismo: svolge
un'azione disintossicante, depurativa, diuretica, antiossidante,
antinfiammatoria; aiuta a ridurre il colesterolo e a fluidificare il sangue,
migliorando la circolazione.
Chicchi e rintocchi di campana: in Spagna il rito portafortuna per l'anno che
inizia prevede che si mangino 12 chicchi d'uva al ritmo dei dodici rintocchi
delle campane a mezzanotte, chi riesce a mangiarli seguendo i rintocchi avrà
soldi e fortuna. Per evitare l'assalto alla fruttiera, può essere un gesto
simpatico e gradito preparare i chicchi già contati in coppette individuali, da
mettere in tavola un attimo prima del conto alla rovescia.
Melagrana
Perché porta-fortuna: la mitologia greca narra che il melograno sia una
pianta sacra per Giunone e per Venere. Ancora oggi viene ritenuto simbolo
di fertilità e ricchezza per i suoi gustosi “grani” rossi che in cucina possono
essere impiegati in numerosi modi. Il loro succo ha un sapore molto dolce,
ideale per preparare confetture e per condire anche risotti, primi
piatti e insalate
Perché fa bene: dal punto di vista nutrizionale, è particolarmente ricco
di vitamina A e B ed il suo succo sembra giovare al buon mantenimento
dell'apparato cardiovascolare. Un nuovo studio condotto dai ricercatori
spagnoli dell’Istituto Catalano di Scienze Cardiovascolari e presentato al
Congresso della Società Europea di Cardiologia, ha infatti dimostrato che
contiene delle sostanze attive nel mantenere in salute le arterie, l’apparato
cardiocircolatorio in genere, e allontanare il rischio di malattie cardiache,
infarto e ictus.
Bollicine di Natale: spremete il succo del melograno e aggiungetene un cucchiaio a
un calice di spumante e decorate con alcuni chicchi intatti. Una buona idea è
anche quella di comprare o farsi regalare un piccolo alberello di melograno da
mettere sul balcone, per invitare la fortuna a restare con noi per tutto l’anno
e anche oltre se abbiamo il pollice verde.
Peperoncini
Perché porta-fortuna: rigorosamente rossi sono fondamentali per scacciare la
cattiva sorte. Il loro effetto scaramantico è legato al colore
associato al loro fuoco interno e alla forma appuntita capace di distruggere il
cosiddetto “ malocchio”.
Perché fa bene: Atzechi, Maya e Inca lo utilizzavano già come rimedio
medicinale ed anche oggi le migliaia di specie del Capsicum annuum hanno
riconosciute proprietà mediche. Nel suo frutto, infatti, sono presenti
capsaicina, flavonoidi, oli essenziali, carotenoidi, cellulosa, calcio e ferro.
Il contenuto in vitamina C (fino a 340 mg/100 gr) è maggiore rispetto a
qualsiasi altro frutto e sono presenti in quantità significativa anche le
vitamine A, K, e B.
Cornetti da indossare: oltre che usarlo per dare “carattere” alle pietanze del
cenone, i peperoncini sono belli anche come elemento decorativo magari per
creare un centro-tavola portafortuna. Oppure possiamo indossarli: peperoncini e
cornetti portafortuna, infatti, vengono utilizzati e reinterpretati sempre più
spesso dalle più famose maison di moda all’interno delle loro collezioni di
gioielli. Givenchy, per esempio, propone i suoi preziosi orecchini a forma
di corno ricoperti di cristalli Swarovski.
Mano di Budda
Perché porta-fortuna: è un frutto originario di Cina, Giappone e India ma la pianta
si trova anche in alcuni vivai italiani. Si tratta di una specie
di agrume, per la precisione di una varietà di cedro i cui
spicchi danno origine ad un frutto dalla forma tondeggiante, ma si
diramano formando dei prolungamenti molto simili a delle dita. In Cina e
in Giappone, dove il frutto viene considerato come un portafortuna, viene
solitamente regalato agli ospiti in segno di buon augurio proprio il giorno di
Capodanno perché è considerato un simbolo capace di portare prosperità, fertilità
e longevità.
Perché fa bene: in Cina viene spesso prescritto come tonico e stimolante per
l'organismo. E' inoltre un frutto particolarmente dietetico, poiché fornisce
un bassissimo apporto calorico ed è del tutto privo di grassi.
Centro-tavola profumato: la Mano di Budda può essere consumato crudo o utilizzato per
la preparazione di marmellate. Questo singolare frutto viene
anche utilizzato semplicemente per la propria scorza, che viene affettata
in maniera molto sottile o tritata ed utilizzata come ingrediente aggiuntivo in
numerose preparazioni sia dolci che salate. Poiché è molto profumato, si può
mettere al centro della tavola di Capodanno.
Cosa non mangiare a
Capodanno
Oltre
agli alimenti porta fortuna che non devono assolutamente mancare sulla tavola
di Capodanno, ce ne sono anche un paio che sarebbe meglio evitare: l'aragosta,
per esempio, perché i granchi camminano all’indietro e sono, perciò, simbolo di
arresto al progresso e al miglioramento e piatti a base di qualsiasi volatile,
perché altrimenti la fortuna potrebbe volare via!”